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CURIOSITY

Quando si parla di caponata, si parla di Sicilia

La caponata di melanzane è uno dei piatti simbolo della cucina locale. Un capolavoro che ha attraversato i secoli e i confini dell’isola. Il merito del suo successo? La sapiente unione degli ingredienti che danno vita a sapori diversi. Troviamo: la melanzana fritta, delicata e succosa, la passata di pomodoro, corposa e leggermente acidula, la salsa di aceto e zucchero o miele, che dà alla pietanza l’inconfondibile gusto agrodolce. Ne esistono diverse versioni. A Palermo e nel messinese troviamo la versione più famosa.

Noi amiamo accompagnarla con la triglia. La carne è delicata, il colore è rosso tendente all’arancione, soda e altamente digeribile. Ma perchè si chiama triglia? Il nome si deve ad un'errata credenza popolare: gli antichi romani ritenevano infatti che il pesce si riproducesse per tre volte l'anno, da qui il prefisso 'tri' in latino. Dal punto di vista organolettico“ Gli elevati quantitativi di zinco (particolarmente importante nella biosintesi di aminoacidi e proteine e per il funzionamento di alcuni organi, oltre a essere essenziale per i processi di crescita, di riparazione dei tessuti e per lo sviluppo sessuale), selenio (sostanza antiossidante e dalle proprietà anticancro), ferro (indispensabile per una corretta ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo) e fosforo (importante per la sua partecipazione ai processi energetici dell’organismo) contraddistinguono questo pesce dal punto di vista del contenuto minerale. Inoltre la triglia è buona fonte di vitamine, soprattutto la vitamina A e le vitamine del gruppo B” (https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/pesci-molluschi-e-crostacei/triglia/).

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