Ricetta di famiglia: la Cassata
La storia di questo dolce è da ricondurre alle contaminazioni di origine araba.
Nella Palermo dell’epoca (XI secolo) gli arabi importarono moltissimi prodotti della loro tradizione.: pistacchio, mandorle, agrumi…
Ma partiamo dalla leggenda che ne spiegherebbe l’origine. Questa storia parla di un pastore che una notte decise di mischiare insieme ricotta di pecora e zucchero in una bacinella. Si dice poi che questo dolce sia arrivato fino all’emiro di Palermo, che ne fu conquistato e ordinò ai suoi cuochi di ricreare il dolce, che venne modificato dai cuochi, avvolgendo la ricotta in un guscio di pasta frolla. In seguito, fu aggiunta la pasta reale che si colloca nel periodo di dominazione normanna. Infatti, sarebbe stata realizzata per la prima volta in un convento a Palermo.
Il processo continua fino ad arrivare al 1700, quando il pan di Spagna viene importato da Genova e sostituisce la pasta frolla. La versione della cassata più simile a come la conosciamo oggi è da attribuire alla fine del 1800. Da quel momento, l’idea diventa quella di condire la cassata siciliana includendo frutti canditi e la zuccata.
Oggi non esiste più un solo tipo di cassata, l’aspetto attuale è il frutto di numerose modifiche avvenute nel corso dei secoli. La ricotta subisce delle variazioni. Non più solo di capra o pecora ma anche bovina. Ad essa vengono aggiunte scaglie di cioccolato e alla cassata nuove decorazioni.